UNI/PdR 125:2022: cosa prevede e come promuovere la parità di genere in azienda

La parità di genere è uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDG 5) e una priorità della missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si tratta quindi di un tema centrale per istituzioni e imprese, oltre a rappresentare un elemento fondamentale della sostenibilità sociale

Nonostante ciò, molte aziende non sanno come trasformare la parità di genere in azioni operative, né come organizzare processi e indicatori che permettano di monitorare i progressi nel tempo.

In questo contesto, la prassi UNI/PdR 125:2022 e la relativa certificazione offrono un supporto concreto: la prassi aiuta a impostare un sistema di gestione chiaro sulla parità di genere, mentre la certificazione conferma che le politiche e i processi previsti sono stati realmente applicati in azienda.


Cos’è la certificazione UNI/PdR 125:2022 per la parità di genere?

La UNI/PdR 125:2022 stabilisce linee guida per promuovere la parità di genere all’interno delle organizzazioni. Si tratta di una prassi di riferimento che indica come impostare politiche, processi e indicatori misurabili per strutturare un sistema di gestione per la parità di genere.

Guida le organizzazioni in un percorso strutturato di trasformazione culturale, aiutandole a sviluppare un ambiente di lavoro più inclusivo, equo e capace di valorizzare le competenze di tutte le persone.

La certificazione è il passo successivo: consiste nel verificare formalmente, tramite un ente accreditato, che l’organizzazione abbia applicato i requisiti previsti dalla prassi. 

In pratica, attesta che l’azienda ha messo in atto politiche e misure concrete per ridurre il divario di genere, impegnandosi su fronti come:

  • l’equità retributiva;
  • la parità di accesso alla formazione e alle opportunità di lavoro;
  • l’attenzione alle politiche di conciliazione vita-lavoro;
  • la costruzione di un ambiente di lavoro inclusivo e sicuro.


A chi si rivolge la certificazione per la parità di genere

La certificazione UNI/PdR 125:2022 si rivolge a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, a prescindere dal settore, dalla forma giuridica o dalla dimensione. L’unica esclusione riguarda le Partite IVA senza dipendenti.

Pur trattandosi di un percorso volontario, la certificazione rappresenta una scelta strategica per le aziende che intendono consolidare il proprio impegno nella dimensione sociale della sostenibilità.


I principali vantaggi della certificazione per le aziende


Reputazione e credibilità

Le organizzazioni che ottengono la certificazione della parità di genere dimostrano di aver adottato un approccio sistemico alla parità di genere e di essere impegnate a creare un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso. Questo rafforza la credibilità dell’azienda agli occhi di clienti, partner e investitori, sempre più attenti a questi aspetti.


Benefici economici e fiscali

La certificazione permette di accedere a un esonero dell’1% sui contributi previdenziali, fino a un massimo di 50.000 euro all’anno. Contribuisce quindi a ridurre i costi operativi delle aziende.


Maggiore competitività nei bandi e appalti pubblici

In molti bandi e appalti, la certificazione della parità di genere dà diritto a punteggi aggiuntivi.


Attrazione e retention dei talenti

Un ambiente più equo e inclusivo migliora l’employer branding, rendendo l’azienda più attrattiva per nuove risorse. Allo stesso tempo, politiche chiare su welfare, crescita professionale e conciliazione vita-lavoro favoriscono la permanenza delle persone già presenti, riducendo turnover e costi di sostituzione.


Riduzione dei rischi legali e reputazionali

L’adozione di procedure strutturate per prevenire discriminazioni e monitorare eventuali trattamenti non equi riduce il rischio di contenziosi. Allo stesso tempo, il percorso di certificazione permette di individuare le criticità prima che si trasformino in problemi più gravi, proteggendo l’azienda anche da possibili danni reputazionali.


Allineamento alle normative nazionali ed europee

Il percorso di certificazione facilita l’adeguamento a normative come la Legge 162/2021 sulla parità salariale. Inoltre, la certificazione aiuta le aziende ad allinearsi alle priorità definite dalla Strategia Nazionale per la Parità di Genere e dalla Gender Equality Strategy europea.


Come vengono valutate le aziende

Gli indicatori di performance e le 6 aree di valutazione 

La valutazione per ottenere la certificazione si basa su un insieme di indicatori di performance (KPI) che misurano le azioni concrete messe in campo dall’azienda per promuovere la parità di genere. 

I KPI possono essere sia quantitativi (dati, percentuali, indicatori numerici) sia qualitativi (policy, procedure, iniziative intraprese) e sono raggruppati in 6 aree:

  • Cultura e strategia: integrazione della parità nei valori, nella visione e nelle policy aziendali.
  • Governance: trasparenza nei processi decisionali e presenza del genere meno rappresentato negli organi di gestione.
  • Processi di gestione delle risorse umane: processi di selezione, formazione, valutazione e crescita delle persone equi, trasparenti e privi di bias.
  • Opportunità di crescita e inclusione delle donne: accesso paritario a percorsi di carriera e presenza femminile nei ruoli di responsabilità.
  • Equità retributiva: analisi delle differenze salariali e dei benefit, con l’obiettivo di eliminare gap non giustificati.
  • Genitorialità e conciliazione vita–lavoro: politiche di flessibilità, welfare e supporto alle famiglie.

A ogni area è assegnato un peso specifico nel punteggio complessivo. Per ottenere la certificazione, l’azienda deve raggiungere almeno il 60% del punteggio totale.


Fasce dimensionali e requisiti previsti​

Per garantire una valutazione proporzionata alla dimensione dell’organizzazione, la UNI/PdR 125:2022 prevede quattro fasce dimensionali. 

Le micro e piccole imprese compilano un numero ridotto di KPI e presentano una documentazione più snella, mentre le medie e grandi imprese sono valutate sull’intero set di indicatori, con un livello di dettaglio maggiore.


Come si ottiene la certificazione per la parità di genere

Autovalutazione iniziale

Il percorso inizia con una valutazione interna, in cui l’azienda confronta la propria situazione con i KPI previsti dalla prassi. In questa fase, si analizzano le politiche già presenti, si individuano le aree che richiedono miglioramento e si stima il punteggio iniziale. Questo permette di capire quali aspetti richiedono interventi prioritari. 


Aggiornamento delle politiche e pratiche

Dopo l’autovalutazione, l’azienda interviene per colmare i gap emersi. Questo può significare aggiornare procedure e politiche HR, introdurre nuovi strumenti di monitoraggio e rendere più strutturati i processi legati alla parità di genere.


Audit di certificazione

Una volta aggiornate politiche e pratiche, l’azienda può rivolgersi a un organismo di certificazione accreditato, presente nell’elenco del Dipartimento per le Pari Opportunità. L’audit include la verifica della documentazione e una visita in azienda per verificare che quanto dichiarato sia realmente applicato nella gestione quotidiana dell’organizzazione.

Se l’organizzazione raggiunge almeno il 60% del punteggio complessivo, ottiene la certificazione, che ha una validità di tre anni.


Audit di sorveglianza

Durante i tre anni di validità della certificazione, l’azienda è soggetta a audit annuali di sorveglianza. Queste verifiche controllano il mantenimento dei requisiti e i progressi realizzati nel tempo. In questo modo, la certificazione diventa parte di un percorso di miglioramento continuo.

Al termine dei tre anni, le aziende possono sottoporsi a un processo di rinnovo della certificazione, che prevede una nuova valutazione completa.


Come prepararti alla certificazione

Per prepararti alla certificazione UNI/PdR 125:2022 è utile partire da una raccolta strutturata dei dati e documenti presenti in azienda (politiche e processi HR, dati retributivi, iniziative di welfare, ecc.).

Kyklos Carbon può supportare la tua azienda nella raccolta di questi dati e nella definizione di azioni migliorative, aiutandoti a costruire una base solida da cui avviare il percorso di certificazione.

Contattaci per valutare insieme il punto di partenza della tua azienda e definire un piano di miglioramento su misura.


Laetitia Dayras 29 dicembre 2025
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